Che cos’è l IoT?

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oNelle telecomunicazioni l’Internet delle cose (IoT, acronimo dell’inglese Internet of Things) è un neologismo riferito all’estensione di Internet al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti.

Seppur se ne parli spesso negli ultimi tempi, pare che la nozione non sia molto familiare all’utente medio, colui che ha una discreta dimestichezza con gli strumenti tecnologici ma non può essere considerato un esperto.

In una ricerca di Acquity Group, agenzia di Accenture, si legge come il 30% dei consumatori possegga già un dispositivo che rientra nella categoria “internet degli oggetti”, un termostato, un orologio o un bracciale, una telecamera in cloud, ma non sanno di potersi vantare di avere un “IoT” tra le mani.

Attualmente le proprietà degli oggetti connessi sono essenzialmente due: il monitoraggio e il controllo. Monitoraggio significa che l’oggetto può comportarsi come sensore, ovvero essere in grado di produrre informazioni su di sé o sull’ambiente circostante e tramite il controllo siamo in grado di comandare l’oggetto a distanza, senza tecnologie particolari ma attraverso internet.

I campi di applicazione sono infiniti e le aziende l’hanno capito ormai da tempo.

Il 2015 chiude con forti investimenti sulle applicazioni IoT, dotati di un’altissima potenzialità di diffusione destinata a crescere ancora. Secondo l’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, in Italia l’Internet delle Cose valeva 2 miliardi di euro a fine 2015, con una crescita del 30% rispetto al 2014. Le app per smartphone sono state determinanti in questa rivoluzione e portano ricavi per 1,47 miliardi di euro, con una crescita del 28% rispetto al 2014.

Guardare al panorama delle soluzioni in cui si sta sviluppando l’IoT diventa oggi fondamentale anche per gli operatori della sicurezza, il cui know how è indispensabile per garantire la disponibilità dei dati, la qualità, il controllo dell’accesso ai dati, ma soprattutto la sicurezza della loro trasmissione in ogni ambito in cui l’Internet delle Cose viene applicato. Si tratta di un grande numero di settori, tutti in crescita, che riguardano trasversalmente attività civili, processi industriali e servizi.

L’IoT si presta anche alle soluzioni di Smart Building (il 18% del totale, in particolare per la videosorveglianza e la gestione degli impianti fotovoltaici), Smart Logistics (11% per la gestione di flotte aziendali e antifurti satellitari, con 700.000 automezzi connessi tramite SIM), Smart City & Smart Environment (9%, tra cui si segnalano 200.000 mezzi di trasporto pubblico monitorati da remoto e 600.000 pali di illuminazione intelligente).

Tra le altre applicazioni, quelle legate alla Smart Home sono il 7%, soprattutto con antintrusione e termostati controllati a distanza, mentre lo Smart Asset Management per gestire da remoto 340.000 macchine da gioco, 300.000 ascensori e 80.000 distributori automatici, vale il 5%.

Sempre più ambiti sono già orientati alle soluzioni offerte dall’Internet delle Cose. Farà la differenza chi saprà cogliere e anticipare i cambiamenti, rendendo profittevole una rivoluzione che vedrà la security in primo piano per garantire controllo e tutela anche in ambito IoT.

Insomma, in futuro ne vedremo delle belle!

E.Arighi