Rubrica: “Se il ladro vuole, entra lo stesso…o forse no!” 3

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gContinuiamo gli approfondimenti per conoscere meglio le funzionalità dei sistemi di sicurezza e per togliere eventuali
dubbi sulla loro vulnerabilità.

Questo articolo è per i più scettici, gli irriducibili, gli “smanettoni” tecnologici, quelli che: “su internet per 5 euro vendono un apparecchio che può mettere fuori uso qualsiasi allarme”!

Simulare il telecomando

Un attacco di cui si favoleggia più spesso e più volentieri nelle discussioni da bar è come disattivare facilmente un impianto di allarme: “Basta simulare il telecomando! Ti piazzi fuori dalla porta ed aspetti che esca di casa il padrone. Quando il padrone aziona il telecomando, registri il segnale del suo telecomando con un apposito ‘aggeggio’ che si compra per 5 euro su Internet. Poi azioni il tasto ‘replay’ e disinserisci il sistema di allarme! Ci riesce anche un bambino!”

Bene, fino ad oggi non abbiamo trovato l’aggeggio in questione. Un aggeggio che funzioni davvero!

La realtà dei fatti è che strumenti di questo tipo non ne esistono. Più esattamente non ne esistono più da molti anni. Un tempo, infatti, alcuni sistemi di allarme (ed alcuni sistemi di chiusura delle automobili) si basavano su semplici segnali radio per aprire e chiudere le porte e per inserire e disinserire gli allarmi. Questi segnali erano segnali radio che potevano essere “letti” (“ricevuti”), registrati e re-inviati (aprendo la porta e disabilitando l’allarme). Si consideri inoltre che ormai i sistemi di sicurezza professionali utilizzano delle tastiere che richiedono un codice con tentativi limitati.

I sistemi di allarme prodotti negli ultimi vent’anni (come pure i sistemi di chiusura delle auto) fanno uso di tecniche di crittografia piuttosto sofisticate per proteggere le loro comunicazioni e quindi questa tecnica non è più utilizzabile.

 

Interferire con i sensori

Per la stessa ragione, è sostanzialmente impossibile interferire con i sensori. Molte discussioni da bar vertono attorno ai cosiddetti “jammer”: miracolosi dispositivi che dovrebbero disturbare le comunicazioni radio tra la centralina ed i sensori ed impedire al sistema di allarme di funzionare.

In realtà, tutti i sistemi di allarme professionali venduti ed installati negli ultimi 10 o 15 anni sono dotati di appositi sistemi anti-jamming: se qualcosa (non importa cosa) interferisce con le comunicazioni tra la centralina ed i sensori, scatta immediatamente l’allarme.

L’alternativa al “jamming” consiste nel creare un nuovo dispositivo che prenda il posto di uno dei sensori ed usarlo per mascherare un sensore mentre si entra. Come ho già detto, le comunicazioni radio tra centralina e sensori (come tra centralina e telecomando) sono cifrate. Non è per niente facile mettere in atto un attacco del genere. Anche avendo la strumentazione necessaria (che costa parecchio e non è facile da trovare) bisogna scriversi un apposito programma per farla funzionare.

Se pensate che accedere ad un sistema di allarme wireless sia più o meno come accedere al modem/router ADSL di un altro utente, dovete ricredervi: è molto, molto più difficile.

Se volete approfondire ulteriori aspetti del vostro sistema di sicurezza o se pensate che sia arrivato il momento di un aggiornamento contattateci allo 0331.1717100: il nostro staff tecnico/commerciale sarà lieto di darvi le informazioni necessarie.

E.Arighi