Nel dubbio meglio distruggere tutto!
Vanzaghello 8 Marzo 2017 – Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un’incalzante competizione tra guardie e ladri, un continuo sorpasso su nuove tecnologie per la protezione e nuovi metodi tecnologici per eluderle, una raffinata concorrenza tra professionalità distinte ma complementari, un epico scontro tra i tecnici del bene e quelli del male. Oggi esistono sistemi che rilevano oltre alle intrusioni anche i tentativi di manomissione, di oscuramento, di assordamento delle connessioni, di disturbo delle frequenze di funzionamento: tecnologie che sono state affinate in seguito all’ incessante progredire delle tecniche di intrusione da parte di ladri professionisti.
Se è vero che la tecnologia ha fatto passi da giganti per soddisfare le esigenze dell’uomo, quelle introdotte nel settore della sicurezza (che è tra i bisogno primari) hanno determinato una svolta decisiva nella professionalità di chi difende e di chi attacca: i principianti non sono più ammessi!
Eppure ancora oggi assistiamo a tecniche a dir poco primitive per tentare di manomettere gli impianti e di eludere le protezioni: ecco il caso del “Ladro Spaccatutto”.
E’ quasi la una di una notte tranquilla di marzo quando in un mega store di Vanzaghello succede qualcosa di anomalo: alla Centrale Operativa giungono segnalazioni di intrusione unitamente a segnalazioni di manomissione di sensori e della tastiera. Non ci sono dubbi, è un’intrusione!
Non si perde tempo e si allertano le pattuglie della vigilanza ed i reperibili della proprietà che, ricevendo specifiche segnalazioni dai sensori esterni, sono indispensabili per effettuare verifiche interne per constatare gli effettivi furti.
In pochi minuti alla Centrale Operativa giungono le informazioni delle guardie giunte sul posto che dopo una breve verifica confermano il tentativo di intrusione ma ciò che più salta all’occhio sono i danni e le forzature riscontrate ai danni delle porte, della tastiera e dei sensori come se fosse entrato un personaggio dei fumetti che avesse avuto la delicatezza di un elefante in una cristalleria.
Il tentativo infruttuoso dei ladri e soprattutto la tecnica così distruttiva ha confermato per l’ennesima volta che i criminali che si occupano di questo tipo di furti sono aumentati notevolmente ed abbracciano anche categorie meno professionali, meno raffinate e spesso più disperate e pericolose.
Insomma spesso i danni lasciati dai ladri inesperti sono più ingenti della poca refurtiva che gli stessi riescono a generare durante queste azioni.
Il sito in questione viene presidiato fino all’indomani mattina per garantirne l’inacessibilità anche ad impianto manomesso.
E.Arighi