E’ inutile tentare…qui non ruberà nessuno!

Cercano di eludere i sistemi di allarme ma non sanno con chi hanno a che fare…

Rovellasca 4 Ottobre 2017 – Ci risiamo! Ogni volta la stessa storia…ogni volta lo stesso risultato: un fiasco per i ladri!

Anche in questo caso i nostri malcapitati tentato di utilizzare la tecnica ormai più diffusa nell’ambiente criminale dei furti nelle aziende: il mascheramento dei sensori.

Sono circa le 3:30 di una notte serena di inizio ottobre quando tre brutti ceffi decidono di scavalcare la recinzione di una azienda di Rovellasca per introdursi furtivamente all’interno. Senza tanti preamboli i furfanti irrompono all’interno dei locali dell’azienda muovendosi tra gli uffici ed il magazzino.

I monitor degli Operatori di Lis si illuminano all’impazzata mostrando una fila innumerevole di segnalazioni provenienti dal medesimo sito ed in rapida successione le segnalazioni si posizionano sulla mappa grafica del sito che è inserita nel software della Centrale Operativa come quella di tutti gli impianti collegati con Lis.

Impossibile sbagliarsi: è in atto un’intrusione, i mascalzoni sono più d’uno e si muovono rapidamente nell’edificio. Le telecamere confermano la tesi degli operatori.

Con rapidità vengono allertate le pattuglie della vigilanza e le Forze dell’Ordine che si recano sul posto insieme al reperibile. Dalla prima verifica risultano due sensori mascherati con del nastro adesivo e seguendo le indicazioni della Centrale Operativa sui percorsi effettuati dagli intrusi se ne scoprono altri, tutti mascherati con lo stesso metodo rudimentale.

Nulla sembra essere stato rubato e, come spesso accade, questi tentativi sono intrapresi per “preparare il campo” in attesa della successiva intrusione finalizzata al furto.

I sensori vengono liberati dal nastro adesivo e attraverso il collegamento remoto della Centrale Operativa viene subito verificato il buon funzionamento di ciascuno.

Il sito viene lasciato in sicurezza e pronto ad affrontare qualsiasi ulteriore tentativo che, siamo certi, non verrà più riprovato dai malcapitati che si sono dati alla fuga.

E.Arighi

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